12 luglio, 2009

Un grillo di nome Cabì

Come mi sento? Mah...Difficile a dirsi, difficile a capirsi. Mi sento sola nonostante io non lo sia affatto. Mi sento come se una stanza del mio cuore fosse rimasta improvvisamente al buio per colpa di una lampadina fulminata che, ahimè, non posso più sostituire. Mi sento impotente dinnanzi al tempo che scorre, impreparata nonostante quella voce , in me, sussurri di continuo "succederà...". Mi sento rassegnata. Non pretendevo comprensione nè consolazione ed è stato commovente constatare invece che al mondo ci siano persone ancora meravigliosamente affezionate ai sentimenti, ancora sensibili, ancora desiderose di trasmettermi tutto il loro affetto ed il loro conforto in mille modi differenti ma ugualmente efficaci anche "soltanto" per la perdita improvvisa del mio cane. Sono consapevole del fatto che esistano situazioni più gravi, perdite più ingiustificabili ma il dolore è pur sempre dolore. Io non misuro la sua intensità in base agli eventi: arriva, ti travolge e puoi solo subirlo. Non giudico certo chi non mi capisce, chi pensa "era solo un cane", chi "al mondo succedono cose peggiori", lo so, ma questo non significa che sia necessario stilare una graduatoria. E' doloroso, punto e basta e non passerà, magari cambierà la sua intensità, sfumeranno i suoi contorni ma non passerà con l' avvento di un nuovo dolore. Ieri ho pensato che non le avrei più scattato una foto, che non l' avrei più sgridata per la sua continua richiesta di cibo o per il suo "richiamo", piuttosto rumoroso, rivolto alla scatola dei biscotti nascosti nella credenza..."Cabì basta! Tanto i biscotti non ti rispondono!". Cose stupide insomma, ricordi che riaffiorano senza che io li stia a cercare, inutili "melensaggini" che non potranno certo riportarmela qui anche soltanto per un' ultima carezza. Mi dispiace essere patetica, mi dispiace non riuscire a scrivere in questo momento nulla di divertente o socialmente utile, perdonate quindi il mio sfogo e gli altri che verranno. Che mi stia aspettando da qualche parte o che stia giocando con qualche altro cane speciale, altrove, questo poco importa, lei ora, per me, è un ovunque: ieri sera sul davanzale della mia finestra, al quinto piano, in pieno centro città, mi ha dato la buonanotte...un grillo di nome Cabì.

3 commenti:

Io con me e me stessa ha detto...

Potrei dirti tante cose, potrei riempirti pagine di parole inutili e vane, di parole già sentite dalle mie stesse orecchie o di falsi sorrisi di compatimento.
Sono tante le cose che potrei fare in questo momento, ma tanto so che a poco servono.

Perchè lei è ovunque, lei è nel suo guinzaglio appeso al muro, nella coperta ancora intrisa del suo odore, nel giochino che rimane in una cesta impolverata .. nell'errore che faccio, di chiamare un altro cane col suo stesso nome.

Non pensare a chi dirà "è solo un cane".
Non pensare a chi dirà "c'è di peggio in giro".
Pensa al tuo dolore, al tuo cuore che ora avrà un battito in meno, ai tuoi occhi sempre pronti ad esplodere, e alle sue abitudini che ti riempiranno per sempre la casa.
Pensa a te stessa per una volta, e rivedrai per sempre Cabì.

vetsera ha detto...

Quanto sono vere le tue parole...chi compila elenchi sul dolore non capisce, è incapace di capire. Sono capitata qui per caso dal blog di katiu e ti voglio solo dire mi spiace e ti sono vicina. Ho perso mia madre ed anche la mia gatta. Che dire, ho sofferto da matti in entrambi i casi. Non ci sono paragoni ed è stupido anche solo pensare di farli. Ci sono solo le lacrime che si versano e i diversi vuoti. Due cose diverse, ma tutte e due mie.

calendula ha detto...

l'importante adesso sei tu il tuo dolore e la tua perdita... fregatene bellamente delle scemenze che la gente dice solo per dare aria alla bocca....il dolore è una cosa talmente personale e intima che nessuno ha il diritto di dire come deve essere vissuto, se hai bisogno di qulacosa fammi sapere io ci sono... Un abbraccio fortissimo e un bacio sulla fronte..