E adesso??? Stamattina il sentiero di mattoni gialli ha cambiato direzione: io, come ogni giorno, mi sono incamminata ma la vita ha bussato sulla mia spalla indicandomi di svoltare. Ho riordinato i cassetti della scrivania liberandoli da inutili e vecchie scartoffie, ho cambiato il rotolo alla calcolatrice, cestinando le mie "battute" fatte di numeri incolonnati, ho pagato gli ultimi 15 caffè sorseggiati tra una risata ed un biscotto ai cereali durante la pausa delle 10, ho salutato commossa gli amici colleghi esclamando loro: "Vado, partorisco e torno!". Mi manchereanno in questi mesi, mi mancherà un po' di ciascuno di loro: il rapporto di amore/odio che lega a filo doppio me e Roby, i pettegolezzi bisbigliati con Angela, le lotte con il Geo freddoloso per tenere chiuso il mio calorifero, i riassunti, gli appunti, le spiegazioni riguardanti un lavoro imparato ben 11 anni fa ora trasmessi a colei che cercherà di incamminarsi lungo il mio "sentiero", mi mancheranno i loro sorrisi ed il loro affetto. Mi sono commossa sì e c'è chi ancora non ne capisce la ragione. Semplice: mi piace il mio lavoro, mi piacciono le persone con cui lo condivido, mi piace svolgerlo nel miglior modo possibile, mi piace tornare a casa dopo 8 ore trascorse seduta ad una scrivania davanti ad un pc, soddisfatta. Ecco soltanto alcuni dei motivi per cui ieri mi sono commossa. Sicuramente a questi si aggiunge poi il grande quesito che non mi abbandona da otto mesi a questa parte e un po' mi intimorisce e rende perplessa: "Sarò in grado di gestire anche questa nuova "situazione"? Riuscirò ad essere non la migliore ma quantomeno una buona madre?".
Ho scelto, visto le mie buone condizioni di salute, la maternità flessibile, vale a dire quel periodo che va dal mese prima della data presunta per la nascita a quattro mesi dopo il lieto evento.
Arrivata fin qui, adesso aspetto: tra il mini-bucato che sventola appeso ai fili della biancheria ed il vapore del ferro da stiro intento a non lasciar piega su questi piccoli bavaglini rosa. Aspetto e mi preparo, percorrendo, ancora di buon passo, il mio nuovo sentiero di mattoni gialli.
Ho scelto, visto le mie buone condizioni di salute, la maternità flessibile, vale a dire quel periodo che va dal mese prima della data presunta per la nascita a quattro mesi dopo il lieto evento.
Arrivata fin qui, adesso aspetto: tra il mini-bucato che sventola appeso ai fili della biancheria ed il vapore del ferro da stiro intento a non lasciar piega su questi piccoli bavaglini rosa. Aspetto e mi preparo, percorrendo, ancora di buon passo, il mio nuovo sentiero di mattoni gialli.