29 giugno, 2008

Poesie in musica

"...l'unico pericolo che senti/o veramente è quello di non riuscire più a sentire niente..."

Un mese di blog

Giugno volge al termine, un altro mese passato velocemente senza che quasi me ne accorgessi: nessun arrivo e ahimè nessun ritorno. Ma anche...il mio primo mese di blog! Esperienza bellissima a cui sicuramente non rinuncerò così facilmente e che mi sta dando tanto davvero. All' inizio ero assai diffidente, mi spingeva a scrivere solo una specie di "delusione" nei confronti di chi aveva smesso di ascoltare ed in me bruciava senza consumarsi il bisogno di farmi sentire, poi una parola dopo l'altra per soddisfare quella strana necessità inaspettatata e via via il prenderci gusto nel raccontare episodi della mia quotidianità, riportare frasi celebri o semplicemente pensieri improvvisati senza avere per forza un lettore interessato pronto a darmi un cenno di approvazione o meno. Oggi non scrivo più perchè qualcuno legga, scrivo perchè non posso farne a meno e perchè sono felice di farlo. Poi, ovviamente, se quello che pubblico piace, diverte e interessa, tanto meglio ma non è la mia principale preoccupazione. Grazie a "qualcuno" che scrive seriamente e di cui ho letto tutti gli articoli da cima a fondo, ho imparato ad apprezzare questa forma di comunicazione che non conoscevo e a cui avevo timore di avvicinarmi, pensavo che avere un blog mi avrebbe solo portato via del tempo e invece...il mio blog sarà banale, inutile e forse anche un tantino patetico ma io "lascio giudicare ai lettori" e ovviamente non smetto di scrivere!(Grazie;)

Il battesimo di Emanuele

Domenica 29 giugno h. 15,00 la mascotte della compagnia riceve il battesimo!Chiesa gremita di gente, caldo afoso, genitori, madrina e padrino in prima linea con il festeggiato, dietro parenti e amici commossi e contenti. Insieme a lui altri 8 neonati...Forse un po' troppi...E' stata una bella giornata, un'altra tappa importante del "cammino" insieme.

26 giugno, 2008

Simpatica non basta

Perchè la Littizzetto, che faceva le pubblicità divertenti, adesso si è messa a filosofeggiare facendo la strafiga? Caspita è possibile che una donna non può essere solo simpatica e divertente ma deve a tutti i costi atteggiarsi simulando qualcosa che in realtà non è?

25 giugno, 2008

Per scelta non per moda

Se non me lo si chiede non parlo quasi mai della mia scelta di diventare vegetariana. Lo sono da 18 anni ormai, da quando sull'ultima fettina impanata ho spalmato uno spesso ed uniforme strato di Nutella (mi chiedo dove e come la Nutella non si riveli buona...mah...). Già allora mi interessavo di ambiente, ecologia ma soprattutto animali. Stavo per finire il liceo, obbiettivo la Facoltà di Veterinaria, sogno nel cassetto la specializzazione in chirurgia. Ogni 2 settimane raggiungevo Luca a Milano, partenza da P.ta Susa, alle 11,oo ero a Milano Centrale e lui sempre puntuale lì ad aspettarmi sorridente, baci e abbracci sul Duomo tra le guglie poi a mangiare il solito hamburger, sorseggiare la solita Coca Cola e litigare per l' ultima patatina fritta, da McDonald's. Un sabato come tanti altri ma questa volta però stranamente nauseata nel vederlo addentare quel panino enorme ripieno di un trito sanguinolento, improvvisamente al posto del naso quasi mi sembrava di riconoscere il muso di un maiale (e pensare che era un ragazzo così carino), per me quel giorno solo patatine fritte. Ecco come tutto è cominciato. Rido perchè chi si aspettava di leggere un patetico "polpettone" (di tofu ovviamente) rimarrà certamente deluso. Ebbene da un giorno all'altro sono diventata vegetariana, ho preferito gli animali vivi e ho deciso di mangiare per vivere e non viceversa. Tutto qui. La mia è una scelta che si può condividere oppure no, io non la impongo mai a nessuno e non cerco di convincere nessuno sulla sua validità: può essere giusta o sbagliata, per me ormai è la normalità. Ovviamente visto che questo è un libero sfogo tralascio il racconto delle battaglie animaliste vinte e perse, le scene da voltastomaco del macello per cui non rimpiango la carne, il contatto con natura e animali e a chi mi dice ahimè sempre le stesse cose "non mangi la carne ma hai le scarpe di pelle", oppure "peggio per te la carne è buona e non ci si può rinunciare" o ancora (e questa per me è la considerazione peggiore perchè presuppone un'involuzione anzichè evoluzione) "gli uomini sono carnivori fin dalla nascita come gli uomini primitivi...bla bla"non faccio altro che sorridere ed affermare che la penso diversamente. E' vero che a volte indosso scarpe di pelle e che il profumo del salame crudo mi fa ancora un certo effetto ma ahimè non sono perfetta: ho limiti e debolezze.

24 giugno, 2008

La libertà è un' utopia

Non siamo liberi, nessuno di noi lo è veramente. Non ci è consentito: dalla legge, dai principi, dalla religione, c'è sempre qualcuno o qualcosa che ti nega o limita la libertà. Libertà di parola: vai in giro dicendo a tutti ciò che pensi, nel bene e nel male, una mitragliata di giudizi, non distogli lo sguardo dall' obbiettivo e spari...bene non ci vorrà poi molto e ti ritroverai solo, pentito ed affranto. Al giorno d'oggi si sa le persone vogliono sentirsi dire solo ciò che le fa star bene altrimenti ti ignorano e allontanano, nel bene e nel male. E allora viva la falsità, i sorrisini di circostanza, i "ti trovo bene" quando si pensa in realtà tutto il contrario, i "ci vediamo presto" quando si sa perfettamente che passeranno mesi se non anni e tutto scorre dietro all' apparenza. Cos'è che frena un sincero "Non ti trovo un granchè, anzi sei ingrassato e poco tonico, come mai?Non stai bene?", la paura di far soffrire, forse? Oppure un "Mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto e sinceramente ho pensato..." la timidezza, il pudore? Non so. Io parlo come scrivo, male, ma tanto e sarà per una strana sindrome da cui sono affetta, mi ritrovo ultimamente a parlare anche quando sarebbe meglio stessi zitta. Non ci riesco più e ne pago tutti i giorni le conseguenze. Provo ad andare controcorrente e sentirmi libera! I risultati sono già stati disastrosi...Mi sono ritrovata a dire cose che non andrebbero mai dette e stupidamente, dopo averlo fatto, sono stata anche bene. Sono una persona davvero egoista o quantomeno, al giorno d'oggi, "fuoriposto". Siamo liberi di dire solo "certe cose", non sempre, non a tutti, insomma quelle che non suggerisce l'istinto ma la ragione, quindi conta fino a mille prima di proferire parola e attento perchè potresti pentirtene. Come vorrei provare la sensazione di non aver nulla da dire, anche solo per una volta, o magari di riuscire a dire a tutti le parole giuste, di non sbagliare.
Per fortuna alla (non)libertà di parola si affianca quella di pensiero e con quella si che ci si diverte!

Pensa agli alberi

"Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai coprirti di fiori e frutti."

23 giugno, 2008

Squilibri

Si è aggiunto ieri sul mio ripiano della libreria, un altro volume "Durante" autore De Carlo. Definisco i miei libri squi-libri perchè alla fine non c'è nessun filo logico che li unisca. Ad un' estremità "Nati per amare" di Leo Buscaglia, all' altra "Un' arancia ad orologeria", nel mezzo "Trattato di botanica", "I love shopping con mia sorella", "Il tao del sesso", alcuni letti in tutta fretta, a volte, addirittura, sottolineati, altri comprati per curiosità, per la loro copertina esteticamente piacevole o per il titolo semplicemente geniale, aperti, iniziati e riposti con un segnalibro che mi ricorda dove sono arrivata e da dove probabilmente non si sposterà mai.
L' ultimo arrivato ha una storia...La scorsa settimana davanti ad una "pizza casalinga" io e Mariella, mentre i nostri mariti parlavano di auto, computer e lavoro, abbiamo incominciato a discorrere di uomini e donne, di quanto siamo diversi, di quanto piaccia al genere femminile complicarsi la vita con pensieri contorti, strane fantasie, paranoie e di quanto, al contrario, l' uomo riesca a vivere tutto più serenamente a partire da sentimenti ed emozioni. La donna va decisa incontro alle sofferenze, alle complicazioni, ai rischi e tutte le volte è come se nulla le fosse successo perchè, se sbaglia, persevera senza imparare. Le piace definirsi "sensibile" ma questo non la rende certo migliore di un uomo. Quante ne ho sentite colpevolizzare il proprio compagno con un "gli uomini non capiscono, sono insensibili..." ma caspita cosa c'è da capire?Le lente e continue lamentele per attenzioni che non riceviamo a sufficienza?O la stanchezza che sembra affliggere solo noi?O le paranoie per una frase o un pensiero a cui sicuramente abbiamo dato una connotazione negativa e che magari non nasconde proprio nulla di così terribile? Ci piace complicarci la vita questo è quanto. Gli uomini invece sono il più delle volte affiatati, complici, non arriverebbero mai a partorire certe cattiverie. Più semplici, più diretti, più sinceri. Dopo le nostre considerazioni, tutt'altro che femministe, Mariella mi ha proposto una "lettura in simultanea" del nuovo libro di De Carlo appunto, la cui trama parla di uno sconosciuto che arriva per caso in un paese sulle colline marchigiane privo di bagagli, affascina il genere femminile per la sua semplicità, non conosce il senso del possesso e il suo passato è un mistero. Lo inizierò a leggere a breve: se non mi piacerà, lo capirò dalle prime pagine e anche qui ci metterò un segnalibro.

Cane e gatto?




19 giugno, 2008

Considero


Il logo degli europei sembra un carciofo insanguinato!Buuuuu!

Stanca ma soddisfatta !

Sono stanca ma soddisfatta! Dopo tre giorni di straordinario finalmente il condominio di 6 scale, 110 proprietari, ascensori, box ecc. ecc. è spedito e adesso aspetto con ansia la delibera, sperando in cuor mio, che nessuno trovi degli errori nascosti. Infondo anche questo è il mio lavoro e dopo anni ho imparato ad apprezzarlo e a cercare di farlo bene, sembrerà stupido ma come su un quadro, stasera alle 18.30, alla posta, con le mie 75 raccomandate da fare, ho messo la mia firma sulla tela. Il Signor Beppe faceva finta di non vedermi e continuava a chiamare numerini a caso ma poi...F85..eccomi! Con un "Non si preoccupi ne ho tante ma l' aiuto io ad affrancarle" mi sono conquistata il suo sorriso e la sua velocità!
In ufficio non sempre l'atmosfera è idilliaca a volte (spesso) anche a causa mia e dei miei malumori, del mio essere lunatica e sempre troppo permalosa, ma quando si va tutti d'accordo alla fine è come un'altra famiglia, una famiglia con cui 5 giorni su 7 passo 8 ore della giornata. Non ho studiato per quello che faccio e ciò che so lo devo a chi con pazienza me l' ha trasmesso. 10 anni fa cercavo un lavoretto part-time che mi permettesse di guadagnare qualcosa per pagarmi almeno le ultime rate dell' università e così ho avuto la fortuna grazie a papà e Ale, di infilarmi come pseudo fattorina, porta buste, paga bollette, commissioni varie, nello Studio dove lavoro tutt'ora. Entusiasta di andare per uffici come di fare tremila fotocopie. Poi, poco per volta, forse proprio per la voglia di fare, i miei compiti sono cambiati e insieme a questi anche il grado di responsabilità. Mi considero fortunata non solo perché ho un lavoro sicuro ma anche perché ogni giorno alle 8,30 sono esattamente dove vorrei essere.

18 giugno, 2008

Speriamo che sia femmina ...


Bimba in arrivoooo !!! Congratulazioni Mary & Marco !!!

Pazienza

Ecco sopraggiungere lo sconforto, inizio a riportare in questo mio spazio poesie altrui, ringrazio gli amici, perchè alla fine quelli sono, che lasciano un commento e rileggo quello che ho scritto. Non cambierò mai...Tra un mese compirò 34 anni ma il mio carattere difficile, ahimè, resta immutato. Sono nostalgica: mi lambicco ponendomi sempre le stesse domande a cui non so o non voglio, per paura di star male, dare una risposta, impulsiva: quando cerco di essere cattiva e odiare chi mi ha ferita ma che infondo non lo merita, patetica: quando piango o forse, oggi, dopo un' interminabile giornata di lavoro, solo stanca. Le persone vanno e vengono, attraversano la tua strada migliaia di volte, c'è chi si ferma per un po' ma poi riparte e non c'è nulla che tu possa fare se non salutarlo augurandogli buona fortuna. Mi aggrappo alle situazioni, odio i cambiamenti, io la pagina la leggo imparandola a memoria ma non la volto quasi mai.E il tempo passa...

Ode alla vita - Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo
dell' abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all' errore
e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l' incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l' amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l' ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
(...qui non poteva mancare la mia poesia preferita!)

Traccia D

Rieccomi qui, interessata alle tracce dei temi proposte per l'esame di maturità, mi ritrovo a sceglierne una e ad immaginare di doverla sviluppare come 15 anni fa..."Comunicare le emozioni. Un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un SMS o una mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini. Quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, impronte, odori e attesa, tanto quella di oggi è impersonale e immediata. Discuti la questione proposta illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze, gli aspetti che ritieni più significativi» questa, la prescelta. Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da ragazzina, sui diari scolastici, tra i compiti, raccontavo la mia giornata, anche allora riportavo versi di poesie famose e non, improvvisavo disegni, incollavo ritagli di giornale. Al liceo ho persino scritto un libro, titolo: "Compagni di scuola", l'ho pensato per regalarlo al mio migliore amico di allora (anche qualcosa di più). Scritto con la bellissima Olivetti beige di mamma, tutto d' un fiato per raccontare i miei cinque anni di liceo. Lui penso abbia gradito il pensiero se non altro per la sua originalità. E poi le lettere...bello scriverle ma anche riceverle, d'amore o soltanto d'amicizia, io la più bella la conservo ancora, non ho mai osato spedirla.
Quello che allora la timidezza mi impediva di dimostrare a voce, scorreva spontaneo in un fiume di parole sulla carta e garantisco non c' era nulla di più emozionante per me dell' attesa di una risposta, che non tardava mai molto ad arrivare.
Io non credo che il PC e tutti i suoi "derivati", al giorno d'oggi, siano davvero in grado di smorzare questo entusiasmo come banalmente si pensa anzi: il ticchettio frenetico dei tasti sotto i polpastrelli può essere altrettanto romantico se chi scrive prova un' emozione e non resiste alla tentazione di comunicarla il più velocemente possibile a chi sta dall' altra parte di un monitor, a me è capitato di scrivere sorridendo ma anche piangendo di gioia o di rabbia, non sono stati d'animo questi? Non è importante il mezzo che si sceglie di usare quanto il coraggio di esprimersi, semplicemente, spontaneamente, senza paura delle conseguenze, essendo sempre e comunque stessi. Ciò che conta è comunicare non rimandare: non posare la penna spegnere il PC.
(Ad Alice e Marica un "in bocca al lupo" per la loro maturità !)

16 giugno, 2008

Farfalla azzurra - H. Hesse

Piccola, azzurra aleggia una farfalla, il vento la agita, un brivido di madreperla scintilla, tremola, trapassa.
Così nello sfavillio d'un momento, così nel fugace alitare,vidi la felicità farmi un cenno scintillare, tremolare, trapassare.

14 giugno, 2008

Un bradipo al Bancomat

Sveglia alle otto, un bacio e un "Buongiorno amore!", doccia, capelli, divisa per lo shopping in centro (gonnellina blu a pieghe, camicetta azzurra, giubbetto di jeans, paperine e tracollino blu) e via! Alle 9,30 sono a far la coda al Bancomat vicino a casa, occupano gli sportelli disponibili, ovviamente, due individui di sesso maschile...che casooo!!!!Non sono affatto stupita, gli uomini per inserire una tessera dal lato giusto e digitare 5 numeri ci mettono il doppio del tempo che ci impiega una donna in grado, nel frattempo, di conversare al telefono o limarsi le unghie. Uffà! Nell'attesa... "A questo sportello ne danno di più?" Mi volto ma vorrei non farlo, infatti incontro il solito sorriso del Bradipus bavosus di turno che fa battute umoristiche, scontate e banali; risposta:"no è uno sportello qualunque, il problema è che è occupato da due uomini quindi ... coda" segue sorrisino di circostanza. Nel frattempo uno dei due Bradipus imbranatibus si volta e sorride e io penso "ok, stamattina tutti sorridono, tutti felici, ma accidenti hanno gli unghioni troppo lunghi per riuscire a digitare il codice???Grrrr!!!!". Finalmente uno abbandona lo sportello, tocca a me! Questione di secondi neanche minuti ed ho già finito."Prego", "Complimenti signorina che velocità, come ha fatto?", "Semplice! Sono una donna, buona giornata!".

12 giugno, 2008

Sono i cacciatori a doversi estinguere !

Salvato e curato con amore...
Ucciso con tre colpi di fucile !

Grazie

Anche se stasera ho letto solo qualche articolo sono contenta sia piaciuto il blog e non vedo l'ora di leggere i tuoi commenti !

Donne: tante e diverse

Non so se sia poi così giusto che una donna faccia delle considerazioni sul genere femminile, forse dovrebbe cimentarsi in questo chi sostiene di conoscerle bene le donne, chi ne ha avute così tante da non ricordarne neppure il nome, ma io oggi ci provo comunque, perché ho voglia di scrivere e di raccontare. Ne conosco e ne ho conosciute tante, tutte diverse. Non si possono raggruppare in categorie perché ciascuna, da sola, ne costituirebbe una né classificare con un aggettivo perché uno non basterebbe e quindi quello che posso scrivere sono esempi, opinioni, ricordi.Voglio incominciare da te:a soli 22 anni ti sei sposata, a 24 hai avuto una bimba e quando lui ti ha chiesto di rinunciare al lavoro per dedicarti alla vostra famigliola non ci hai pensato un secondo e gli hai detto un altro "sì". Sei anni dopo...nuovamente nove mesi di attesa e la nascita di un'altra bimba di ben 4 Kg e 300 gr. Niente asilo sempre mamma, la migliore delle mamme!E poi mi vieni in mente tu e le tue delusioni, il tuo cuore più volte spezzato, ma anche la forza che ci hai messo per venirne fuori quella stessa forza che ti ha permesso di lottare e vincere per portare a termine la tua miglior "opera d'arte":tuo figlio, il mio piccolo tesoro.Pensando a voi sorrido serena, all'inizio non immaginavo che sarebbe durata e neanche che avrei avuto la fortuna di trovare non una ma due "amiche del cuore", sincere, premurose, affettuose, so di poter contare su di voi e anche questo rende la mia vita migliore.Simili in certe cose, diverse in altre:lo stesso problema di salute affrontato con tranquillità, lo stesso lavoro, l'una all'apparenza più forte e determinata, l'altra fragile e sensibile spesso con la testa fra le nuvole e ora un'altra esperienza che per me è un piacere vedervi condividere: la maternità.Tu invece sei vitalità e umorismo, agosto al mare per me non aveva senso senza il tuo arrivo.Sei l'amica lontana che però continuo, dopo così tanti anni, a sentire sempre tanto vicina . Hai avuto la possibilità di scegliere ed alla fine hai scelto me. Per certi versi voi due, invece, siete molto simili:professoresse di lingue, entrambe già mamme, un concentrato di grinta nell' affrontare i problemi lavorativi e lo stress nel crescere dei bimbetti intelligenti ma anche tanto vivaci, l'una conosciuta sui banchi dell' Università popolare, per intendersi: io sui banchi, lei in cattedra,l'altra: al corso pre-matrimoniale, in parrocchia.
Ogni tanto ripenso anche a te ed alle nostre risate, al nostro crescere insieme, ai progetti ed alle cose belle e brutte condivise, ci siamo perse e ritrovate ma difficilmente tutto tornerà come allora. Donne:a volte facili da conquistare ma difficili da "imbrigliare", in carriera, determinate e sicure che non ricordano di aver mai pianto, o che si commuovono per niente, per una parola detta o letta, per un ricordo, un' immagine, donne in conflitto l'una con l'altra perchè troppo diverse...Un pensiero per tutte le donne incontrate o ancora da incontrare.

10 giugno, 2008

Le mie campanule


Se mi fossi laureata anzichè accettare il mio attuale posto di lavoro che mi vede dietro ad una scrivania a smanettare su una calcolatrice e stampare consuntivi, cosa farei? Dove sarei? Con chi avrei a che fare adesso?Non sono queste domande per cui perdo normalmente il sonno ma oggi me le sono poste, esattamente in quest'ordine e il perchè è molto semplice.I miei genitori sono in procinto di traslocare e io nell'aiutarli ho ritrovato tutto il materiale della mia "non tesi di laurea", dubbio:che farne? Primo fra tutti il quadernetto in carta reciclata su cui tutto è cominciato...Grazie a Chiara, dopo essermi iscritta all'università, ho iniziato a frequentare il Museo Regionale di Scienze Naturali: alla sezione di botanica occorrevano dei volontari per sistemare le tavole dell' erbario di un certo Fratel Giacinto Abbà, con l'entusiasmo che all'inizio riverso su tutte le novità, passavo pomeriggi interi a maneggiare con cura fragili piantine ormai secche, appoggiarle su grandi fogli bianchi e fissarle con spilli appuntiti, intanto con Chiara si chiacchierava delle amicizie in comune,delle lezioni e dei professori, dei tanti sogni nel cassetto.Poi l'incontro determinante con Annalaura e la proposta per la mia tesi:l'analisi palinologica di alcune specie del genere Campanula in Piemonte.Praticamente l'ho iniziata a preparare a partire dal 2° anno di corso. Un bel progetto, tante le idee, coinvolto anche l'Orto Botanico e il laboratorio di palinologia, io che già mi immaginavo chissà dove e chissà chi. Sul quadernetto tanti cerchietti a rappresentare i granuli pollinici con anulus, esina, pori, colpi, spinule, tutte caratteristiche da considerare e ahimè misurare...ordine di grandezza?Pochi micron. Tabelle piene di numeri 0,01, 0,05, ecc. ecc.,colonne, totali, calcoli che facevo non sapendo precisamente a che risultato mi avrebbero condotta. Poi il procedimento dell' acetolisi, le foto al SEM, il mio camice con le iniziali, le pubblicazioni su "Allionia". Stupido aver tralasciato quel percorso per pochi esami ancora da sostenere? Forse si, so che sono in molti a pensarla così, primi fra tutti i miei genitori che comunque hanno sempre creduto in me sostenendomi non solo economicamente. Nella vita si fanno delle scelte, non rimpiango nulla del mio passato e anche il mio presente non va così male ma se penso a quella studentessa con il camice bianco arrampicata su uno scomodo sgabello di legno davanti ad un microscopio mi chiedo se non dovessi almeno tentare anzichè decidere di fallire.

"Non hai la patente?"

Non guido,non ho la patente e per il momento neanche mi interessa poi molto prenderla, anche questo per scelta, giusta o sbagliata che possa sembrare.A diciotto anni tutti i miei compagni del liceo a pensare non alla maturità ma alla scuola guida a cui iscriversi e alla "scatoletta" da guidare o ancor meglio da chiedere a mamma e papà. Io per i diciotto mi sono fatta regalare un cronografo da uomo della Breil,bellissimo, un vero "pataccone" dal quadrante nero e le lancette rosse,tutto completamente in acciaio, impermeabile quindi subacqueo quindi "uao!posso farci il bagno!".Ho ceduto alla tentazione solo quando mi si prospettava di guidare la Panda azzurra del nonno, di iscrivermi alla scuola guida dietro casa e di andarci insieme alla "cotta" del momento.Ho cercato di frequentare assiduamente, di fare i test e persino di dedicare un po' di tempo alla pratica...povero Signor Rolfo!"Piano Signorina!Vada più piano!" e poi...poi ho capito che i miei piedi andavano più veloci e riuscivo ad essere ovunque anche senza 4 ruote ed un volante.Di recente qualcuno mi ha fatto la solita domanda "Ma come fai senza la patente?"come se non se ne potesse fare a meno!Conosco tanta gente che ha fatto la mia stessa scelta, donne ma anche uomini, mi sembrano tutti piuttosto "normali".Il mio lavoro non è sempre sedentario, spesso l' Arch. mi manda in giro per uffici sparsi qua e la a sbrigare pratiche, mai si è posto la domanda "arriverà a destinazione?" anzi...Quindi fino a quando la salute e il fisico mi permetteranno di correre ma anche solo di camminare non mi unirò al branco degli automobilisti che tutte le mattine alle 8 sono in coda sotto casa, ognuno nella sua "scatoletta" solo, triste, in compagnia, se va bene, di un sottofondo assordante e con una blatta aggrappata all'orecchio.

Un binocolo per Natale

Domani 11 giugno il mio papà compie 66 anni. Siamo molto diversi io e lui, più in conflitto che complici, lui introverso e silenzioso, io espansiva ed impulsiva (insomma tutta mia madre!) ma devo ammettere che negli anni il nostro rapporto è cambiato, certo a volte ci scontriamo ancora, ma gli scontri si riescono ad appianare più facilmente ora, con il dialogo e l'umiltà nel riconoscere ciascuno i propri torti.E adesso lo guardo con dolcezza e vedo in lui non il burbero papà a cui non osavo mostrare le insufficienze al liceo, ma il nonno affettuoso che si commuove con facilità davanti ad un sorriso o un abbraccio del suo piccolo nipotino. Vederli insieme mi riempie il cuore di gioia e ripenso a quel nonno, il mio, che manca tanto.Quanti ricordi...La Panda 30 azzurra con cui mi portava all'orto, sotto l'aletta parasole un pettinino di osso con cui si sistemava i capelli prima di rientrare in paese e a renderla speciale non un Arbre Magic ma il profumo della verdura e frutta appena raccolta.Penso che sia merito suo se amo e rispetto la natura e gli animali.Un fazzoletto legato sulla fronte per raccogliere il sudore che versava zappando la terra e preparandola per la semina, dei vecchi pantaloni blu e una canotta bianca, lui in mezzo a quel capolavoro come in un quadro.Il più grande self-service vegetariano in cui abbia mai pranzato:le fragole grosse, mature, succose e dolci ,le pesche lavate nel pozzo e addentate con ingordigia, le susine blu e quant'altro.Andare nell'orto del nonno era per me una festa!E quante cose mi insegnava...Una volta per Natale si è fatto regalare un binocolo perchè passerotti e merli gli tenevano compagnia volando da un melo a un noce e lui voleva "tenerli d'occhio".Sono stata una nipote fortunata e me lo sono goduto fino ai suoi novant'anni e ora non lo ricordo come quel povero vecchio rattrappito,arrabbiato e nervoso non riconoscendo più nessuno a causa della malattia , ma come quell'uomo bello e affascinante a cui tutti non davano mai l'età che aveva realmente.Adesso lo rivedo in mio papà, che inizia ad insegnare a Giacomo come si smontano le sveglie e cambiano le pile agli orologi.

09 giugno, 2008

Un bacio agrodolce

E anche stasera l'ho visto, credo per la quarta volta. Ricordo la prima: al cinema, uscito da poco, allora se ne parlava soprattutto per la presenza di una ragazza molto carina, bionda, astro nascente del cinema italiano, una certa Martina Stella, "incuriositi" da lei i ragazzi, dalla trama noi ragazze.Tre coppie:nessuno di noi ancora trentenne nè si pensava così seriamente al matrimonio.Alla fine dei 120 minuti lo scatenarsi improvviso della gelosia, ira funesta, terzo grado ai poveri malcapitati come se dietro l'angolo per ciascuno di loro fosse in agguato una "Stella" più luminosa di quella che avevano la fortuna (o sfortuna?) di avere già al proprio fianco .Le solite banali domande inquisitorie "ma se capitasse a te?", i soliti drammi "Puttana!E in giro ce ne sono tante..." ma alla fine tutte rasserenate da un abbraccio e un "sei matta!A me non succederà maiiii...(purtroppo)". Povere illuse!Nessuna di noi aveva i capelli biondo platino a spaghetto, gli occhioni con ciglia lunghissime, il nasino all' insù e un fondo schiena che non si poteva fare a meno di guardare, ma ahimè bisognava fidarsi altrimenti che fare?Ecco come ho vissuto la "prima visione" di questo film che resta uno dei miei preferiti:l'ho vissuta malissimo!Ne è seguita una seconda in DVD, visto una sera durante la settimana con i miei genitori, divertiti ma anche,forse, un po' amareggiati nel confrontarsi non solo con i dubbi della generazione trentenne ma anche con quella dei cinquantenni annoiati che non ricordano il motivo per cui ancora sono insieme.Per la terza volta l'ho visto in questa casa, con mio marito, sul nostro divano verde e i quadri con le magnolie rosa alle pareti, abbiamo riso fino alle lacrime ricordando proprio quella prima volta di cui ho parlato poc'anzi, quel "ti ammazzo" urlato dalla Mezzogiorno con la quale tutte noi allora eravamo solidali, quasi l'aiutavamo ad urlarlo più forte.E stasera non ho voluto neanche conoscere la programmazione prevista sugli altri canali, alle 20.30 ancora "L'ultimo bacio".Quindi procedo nel raccontare la quarta volta...Al di qua dello schermo ci sono io e i miei 33 anni, il mio bel maritino, la nostra vita pressoché perfetta:gli occhi sono gli stessi ma la mente no.Stavolta sui titoli di coda nessuna scenata isterica,nessun rimprovero,nessun interrogatorio e al suo "e se mi capitasse?" risposta "non fartela scappare!(l'emozione)".Un'emozione non cambia la vita ma a volte può renderla migliore.

Il primo commento

"Ciao, ma che carino il tuo blog!
Ti si riconosce proprio, in quello che scrivi, una sensazione di "calore familiare", quasi, tipo un plaid coccoloso in una giornata di pioggia..."...è esattamente quello che volevo, quindi ho raggiunto il mio scopo, io sono quello che scrivo!(Grazie Chiara!)

Lunedì mattina

Riconosco di aver fallito quando chi ho di fronte smette di guardarmi e sorridere

08 giugno, 2008

Un pensiero

Combattiamo la noia...armiamo la gioia !

Da Clorophilla a Cloroformio

Un giorno chattando su Messanger con una persona colta ed intelligente, insomma una forma di vita superiore rispetto alla mia, mi sono posta la seguente domanda:"se morissimo domani che ricordo lasceremmo?", il gentile interlocutore mi ha ovviamente lasciato sproloquiare riconoscendo la trasformazione da Clorophilla a Cloroformio, prima della riflessione: simpatica e divertente, dopo: una noia mortale!Riprendo qui la domanda a cui non ho saputo dare una degna risposta.Oggi che cosa ho fatto di così buono da essere eventualmente ricordata domani con gioia,stima e quant'altro?Nulla.Portando a spasso Cabì mi sono scontrata con una Signora snob, che invece di sorseggiare il suo succo di frutta, ha pensato bene di rimproverarmi per qualche gocciolina di pipì persa dalla mia cagnolina davanti al suo portone di casa, cielo non l'avesse mai fatto!Mi ha guardata e con un "Brava!Proprio il posto giusto..."ha eccitato il lato peggiore del mio carattere tant'è che il povero Ste è dovuto intervenire per stroncare la rissa che avrei volentieri scatenato.Sono certa che se il portone non fosse stato quello della sua "ricca dimora" se ne sarebbe altamente fregata della pipì di Cabì e quindi: io dalla parte della ragione, lei del torto!Errore! Rewind..."Brava!Proprio il posto giusto..." risposta "ha ragione Signora, è una cagnolina un po' maleducata, a volte si sente un maschiaccio e alza la zampa ovunque si trovi quando le scappa la pipì, corro a comprare una bottiglietta d'acqua e pulisco"segue largo sorriso innocente e occhione luccicante non iniettato di sangue.Così facendo se domani mi capitasse di imbattere nuovamente nella "cerca rogne" ops, volevo dire "nella Signora igienista" lei riconoscendomi forse penserebbe di me una cosa buona.Perchè sono così irruenta ed impulsiva, tremendamente spontanea e sincera?Mai come in questo periodo riconosco che queste mie caratteristiche sono dannose: principalmente per me stessa ma anche per chi mi circonda.E' giusto dire sempre ciò che si pensa?Comunicare le proprie emozioni anche a chi non le vuole conoscere?Accidenti quanti pensieri si intrecciano nella mia testolina confusa.Allora facciamo finta che domani per la gioia di qualcuno mi rapiscano gli alieni...Alla mia famiglia:grazie per sopportare i miei sbalzi d'umore e volermi comunque,sempre, un mondo di bene;a Ste:grazie per avermi fatto sentire così importante per qualcuno e aver davvero dato un senso alla mia vita;a Cabì:grazie perchè quando ti ho trovata in canile in quella cassetta della frutta, quel giorno tu hai salvato me e non viceversa, agli amici di vecchia data quelli che sento una volta all'anno ma che ricordo sempre con affetto: grazie per tutti i momenti belli e brutti condivisi; agli amici di sempre e da sempre:grazie perchè non ci si vuol perdere, perchè da 10 anni si ride e ci si confronta come se fossimo una famiglia e il futuro ce lo si immagina solo insieme; agli amici incontrati da poco: grazie per la voglia di conoscersi meglio che cresce giorno dopo giorno; ai colleghi e al capoufficio:grazie per le critiche costruttive e per la collaborazione anche nelle piccole cose "ci metti tu l'acqua nella macchinetta del caffè?";grazie a chi mi ha conosciuta e ancora pensa di me qualcosa di buono; grazie a chi mi conosciuta e già dimenticata...Se domani gli alieni non sceglieranno me, magari pensando a tutte le persone speciali che mi circondano e circonderanno, chissà che io non cerchi di essere una persona migliore!

Io & il mare


Mi piace il mare, starmene lì davanti a guardarlo in silenzio cercando per un attimo di non pensare a nulla.Un po' mi somiglia: a volte calmo sotto il caldo sole a mezzogiorno, all' improvviso, anche solo per una folata di vento, agitato, arrabbiato, inquieto, insomma che non riesce a darsi pace.Sbattono le onde contro gli scogli come la mia testa sbatte contro un ricordo,un'idea,un pensiero.Puoi tirare fuori tutta la rabbia che hai dentro ed urlargli "calmati" ma difficilmente ti starà a sentire fino a quando stremato non perderà le forze e tornerà la pace.

I capolavori di Chiara





Conosco Chiara da ben 15 anni...Prima compagnia di scuola di suo fratello (tutt'ora mio buon amico)poi amica. Direi che il filo conduttore della nostra amicizia è senz'altro la natura quindi,niente di più bello per me!Insieme a far volontariato in canile, compagne di università a Scienze Naturali, al Museo a spillare piantine essiccate su grandi fogli con i polpastrelli forati dagli aghi noi due sempre sorridenti.Abbiamo condiviso momenti allegri e tristi e ancor oggi è una delle mie preziose amiche. Chiara conosce un sacco di cose, è intelligente, sensibile ma anche forte e determinata e io sono fiera di conoscerla.


Il cambio di stagione

Preparazione: doccia,crema,denti,elastico per capelli ordinati e raccolti in un'ormai lunga coda di cavallo,pantaloncini corti blu,T-shirt grigia,I-pod e via!Spalanco le ante dell'armadio e mi tuffo nei ricordi.Certo l'istinto suggerirebbe di chiudere e rimandare, ma no oggi sento che è la giornata giusta.Cabì mi guarda sdraiata sul pavimento un po' incredula, lei conosce bene me e il mio disordine,le è capitato più volte di essere sepolta da magliette e jeans buttati con distrazione sul letto!Povera cucciola...Mi sento un po' confusa ma ultimamente questo è il mio stato d'animo preferito a quanto pare e quindi "al lavoro!".Si comincia dalla "zona jeans" (psss meglio chiudere la porta per evitare lo sguardo inquisitore di qualcuno che disapprova le mie "scorte")è uno dei miei capi preferiti evidentemente ed alla fine, dopo averli provati tutti, non ne trovo mai un paio da eliminare,salgono quelli pesanti scendono gli ultimi arrivati più leggeri e trendy.Le camice attirano subito dopo la mia attenzione e qui qualcosa da eliminare c'è di sicuro:quelle a quadrettini o dai colori decisamente troppo sgargianti che sono lì da quando, in un momento di indecisione, le ho acquistate.Intanto nelle mie orecchie rimbombano i bassi dell'ultima di Ligabue "Il centro del mondo":"..Portami dove non posso arrivare, dove si smette qualsiasi pudore, fammi sentire che cosa vuol dire viaggiare leggeri...portami ovunque, portami al mare, portami dove non serve sognare chiedimi il cambio solo se devi, sei brava a guidare...portami oltre, dove sparisce qualsiasi confine fammi vedere che cosa vuol dire viaggiare col cuore...Ti prendi il mio tempo,ti prendi il mio spazio,ti prendi il mio meglio..."Ehm, non posso mai fare a meno di canticchiare ma resto concentrata sul da farsi.E intanto, abbottonati gli ultimi bottoni e appese le grucce, si passa al settore definito "tira fuori un briciolo di femminilità"...le gonne!Sfilo i pantaloncini e ovviamente, perplessa, provo...Si inizia dalle minigonne estreme di jeans, quelle per la spiaggia, un po' logore a causa delle arrampicate sugli scogli di Cervo, mi sembra di sentire il profumo del mare e non quello dell'antitarme, chiudo gli occhi e immagino...non vedo l'ora di indossarle ancora e mi consola il fatto che il tempo voli, non manca molto all'estate.Faccio la scema davanti allo specchio e da dietro la porta fa capolino "l'inquisitore" sorridente che mi riempie di complimenti..."non mi distrarre, se no mi tocca chiudere l'armadio!".I vestiti eleganti dai colori pastello mi ricordano le cerimonie a cui li ho indossati:l'eccentrico tailleur di sciantung verde per il matrimonio di Dany e Max con gli accessori rosa, mi viene una fitta al cuore ripensando al dolore atroce provato indossando i sandali con ben 10 cm di tacco, il vestitino marrone con la stola arancio per quello di Mary e Marco, giudicato addirittura "osceno" da mamma e papà per quella scollatura un po' troppo pronunciata e poi quello azzurro cielo "proprio come i tuoi occhi amore" per quello di Sabry e Ben solo un anno fa. Per far scendere loro devo far salire quelli autunnali ma...coraggio!Sale quello marrone con i fiorellini grigi, quello nero corto indossato a Capodanno e quello azzurro che mi ricorda un concerto d'arpa in una cornice mozzafiato, a settembre, credevo di aver freddo quella sera e invece mi hanno scaldata atmosfera e note.Il mio cambio di stagione è così, non faticoso nè palloso ma nostalgico, divertente, romantico...con Cabì sguardo d'intesa, chiudo le ante, mi siedo sul letto e continuo ad immaginare...

Domenica mattina


Al risveglio...piove...dentro e fuori.

07 giugno, 2008

La 1^ giornata di blog

Uno sbadiglio mi fa pensare che forse è ora di andare a letto. E' stata tutto sommato una bella giornata: ho coccolato il mio cane e giocato con il mio nipotino, sorriso e pensato, lasciato una traccia. Sono certa che pochi dedicheranno le loro attenzioni a questo mio spazio, ma a me non importa, mi basta scrivere, in silenzio, senza disturbare. Nulla da pubblicizzare, nulla da comunicare, nulla su cui polemizzare, solo una manciata di pensieri.

In viaggio











A Bressanone ...















A Siracusa...








A Roma...

Amicizia & Natura
















Mi sostengono,sopportano,consolano,aiutano.Anche grazie a loro non mi sento mai sola, mai in silenzio.Ci sono sempre e se qualcuno pensa "sono poi solo amici" per me sono molto molto di più!

Sei tu che mi dai un senso

Un sabato qualunque diventa un sabato speciale se ti avvicini, mi guardi, accarezzi i capelli un po' arruffati e mi baci sorridendo...Smette di piovere e torna il sole !

La follia di maggio


Uao! Ci sto prendendo gusto e quindi sbatto in prima pagina la sciocchezza che ho scritto, improvvisandomi romantica poetessa incompresa, qualche giorno fa...
Te ne stai lì sul secondo ripiano, immobile, cerco di nasconderti dietro tutte quelle cose così noiosamente sane, genuine, dietetiche: la marmellata di ciliegie e le barrette ai cereali ma io so che ci sei e di te non riesco a fare a meno…l’attrazione è fatale!
Mi sveglio al mattino e penso “no oggi no, l’ho mangiata ieri, qualcuno dice che non fa bene, devo riuscire a resisterle…”ma poi perché rinunciarci?Sei la mia tentazione preferita.
Ti trovo, sollevo il coperchio e il tuo profumo mi avvolge e inebria: cioccolato, vaniglia, nocciole…inimitabile Nutella!
Immergo un dito soltanto e sento un brivido lungo la schiena, un attimo di piacere che si prolunga tutte le volte che penso a te che mi aspetti nella mia credenza ed io … non vedo l’ora di assaggiarti ancora!
(Al mio barattolo di Nutella ;))

Adolescenziale,insensato,melenso,patetico e soprattutto inutile!Perfetto per questo mio spazio!
Commento:"Grazie...ben scritto...brava".

Il mio inutile blog



Oggi 7 giugno 2008 mi è venuta anche questa malsana idea...e se mi creassi un blog?Ovviamente la prima persona a cui ho chiesto consiglio è stato Ste che mi ha invogliata dandomi la sua saggia opinione "i blog sono spazi inutili pieni di notizie reciclate!".Perfetto!Proprio ciò che desidero:riempire pagine bianche con pensieri inutili,privi di senso,attimi di follia.