23 giugno, 2008

Squilibri

Si è aggiunto ieri sul mio ripiano della libreria, un altro volume "Durante" autore De Carlo. Definisco i miei libri squi-libri perchè alla fine non c'è nessun filo logico che li unisca. Ad un' estremità "Nati per amare" di Leo Buscaglia, all' altra "Un' arancia ad orologeria", nel mezzo "Trattato di botanica", "I love shopping con mia sorella", "Il tao del sesso", alcuni letti in tutta fretta, a volte, addirittura, sottolineati, altri comprati per curiosità, per la loro copertina esteticamente piacevole o per il titolo semplicemente geniale, aperti, iniziati e riposti con un segnalibro che mi ricorda dove sono arrivata e da dove probabilmente non si sposterà mai.
L' ultimo arrivato ha una storia...La scorsa settimana davanti ad una "pizza casalinga" io e Mariella, mentre i nostri mariti parlavano di auto, computer e lavoro, abbiamo incominciato a discorrere di uomini e donne, di quanto siamo diversi, di quanto piaccia al genere femminile complicarsi la vita con pensieri contorti, strane fantasie, paranoie e di quanto, al contrario, l' uomo riesca a vivere tutto più serenamente a partire da sentimenti ed emozioni. La donna va decisa incontro alle sofferenze, alle complicazioni, ai rischi e tutte le volte è come se nulla le fosse successo perchè, se sbaglia, persevera senza imparare. Le piace definirsi "sensibile" ma questo non la rende certo migliore di un uomo. Quante ne ho sentite colpevolizzare il proprio compagno con un "gli uomini non capiscono, sono insensibili..." ma caspita cosa c'è da capire?Le lente e continue lamentele per attenzioni che non riceviamo a sufficienza?O la stanchezza che sembra affliggere solo noi?O le paranoie per una frase o un pensiero a cui sicuramente abbiamo dato una connotazione negativa e che magari non nasconde proprio nulla di così terribile? Ci piace complicarci la vita questo è quanto. Gli uomini invece sono il più delle volte affiatati, complici, non arriverebbero mai a partorire certe cattiverie. Più semplici, più diretti, più sinceri. Dopo le nostre considerazioni, tutt'altro che femministe, Mariella mi ha proposto una "lettura in simultanea" del nuovo libro di De Carlo appunto, la cui trama parla di uno sconosciuto che arriva per caso in un paese sulle colline marchigiane privo di bagagli, affascina il genere femminile per la sua semplicità, non conosce il senso del possesso e il suo passato è un mistero. Lo inizierò a leggere a breve: se non mi piacerà, lo capirò dalle prime pagine e anche qui ci metterò un segnalibro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma sei davvvero sicura che gli uomini non siano capaci di partorire cattiverie? Io ho qualche dubbio. Che poi gli uomini non abbiano le mestruazioni questo è un altro punto.