25 giugno, 2008

Per scelta non per moda

Se non me lo si chiede non parlo quasi mai della mia scelta di diventare vegetariana. Lo sono da 18 anni ormai, da quando sull'ultima fettina impanata ho spalmato uno spesso ed uniforme strato di Nutella (mi chiedo dove e come la Nutella non si riveli buona...mah...). Già allora mi interessavo di ambiente, ecologia ma soprattutto animali. Stavo per finire il liceo, obbiettivo la Facoltà di Veterinaria, sogno nel cassetto la specializzazione in chirurgia. Ogni 2 settimane raggiungevo Luca a Milano, partenza da P.ta Susa, alle 11,oo ero a Milano Centrale e lui sempre puntuale lì ad aspettarmi sorridente, baci e abbracci sul Duomo tra le guglie poi a mangiare il solito hamburger, sorseggiare la solita Coca Cola e litigare per l' ultima patatina fritta, da McDonald's. Un sabato come tanti altri ma questa volta però stranamente nauseata nel vederlo addentare quel panino enorme ripieno di un trito sanguinolento, improvvisamente al posto del naso quasi mi sembrava di riconoscere il muso di un maiale (e pensare che era un ragazzo così carino), per me quel giorno solo patatine fritte. Ecco come tutto è cominciato. Rido perchè chi si aspettava di leggere un patetico "polpettone" (di tofu ovviamente) rimarrà certamente deluso. Ebbene da un giorno all'altro sono diventata vegetariana, ho preferito gli animali vivi e ho deciso di mangiare per vivere e non viceversa. Tutto qui. La mia è una scelta che si può condividere oppure no, io non la impongo mai a nessuno e non cerco di convincere nessuno sulla sua validità: può essere giusta o sbagliata, per me ormai è la normalità. Ovviamente visto che questo è un libero sfogo tralascio il racconto delle battaglie animaliste vinte e perse, le scene da voltastomaco del macello per cui non rimpiango la carne, il contatto con natura e animali e a chi mi dice ahimè sempre le stesse cose "non mangi la carne ma hai le scarpe di pelle", oppure "peggio per te la carne è buona e non ci si può rinunciare" o ancora (e questa per me è la considerazione peggiore perchè presuppone un'involuzione anzichè evoluzione) "gli uomini sono carnivori fin dalla nascita come gli uomini primitivi...bla bla"non faccio altro che sorridere ed affermare che la penso diversamente. E' vero che a volte indosso scarpe di pelle e che il profumo del salame crudo mi fa ancora un certo effetto ma ahimè non sono perfetta: ho limiti e debolezze.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non concordo affatto con questo tuo sentito pensiero. Il non dire è piuttosto segno di sensibilità e di educazione ma non di mancata libertà, senza contare che si è liberi di dire ciò che si vuole magari in una forma non troppo rude. La sincerità è una dote apprezzata da molti e rara ormai. La sincerità và comunque addolcita a volte per non ferire le persone. Interessante questo blog.

Anonimo ha detto...

il mio precedente commento poco ha a che fare con la tua scelta. Ma non è colpa mia se si capisce poco quale scritto commentare e, l'indicazione del commento, sembrerebbe legato allo scritto sottostante e non a quello sopra... Io sono molto carnivoro, ma mi piace la nutella!