Rieccomi qui, interessata alle tracce dei temi proposte per l'esame di maturità, mi ritrovo a sceglierne una e ad immaginare di doverla sviluppare come 15 anni fa..."Comunicare le emozioni. Un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un
SMS o una mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini. Quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, impronte, odori e attesa, tanto quella di oggi è impersonale e immediata. Discuti la questione proposta illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze, gli aspetti che ritieni più significativi» questa, la prescelta. Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da ragazzina, sui diari scolastici, tra i compiti, raccontavo la mia giornata, anche allora riportavo versi di poesie famose e non, improvvisavo disegni, incollavo ritagli di giornale. Al liceo ho persino scritto un libro, titolo: "Compagni di scuola", l'ho pensato per regalarlo al mio migliore amico di allora (anche qualcosa di più). Scritto con la bellissima Olivetti beige di mamma, tutto d' un fiato per raccontare i miei cinque anni di liceo. Lui penso abbia gradito il pensiero se non altro per la sua originalità. E poi le lettere...bello scriverle ma anche riceverle, d'amore o soltanto d'amicizia, io la più bella la conservo ancora, non ho mai osato spedirla.
Quello che allora la timidezza mi impediva di dimostrare a voce, scorreva spontaneo in un fiume di parole sulla carta e garantisco non c' era nulla di più emozionante per me dell' attesa di una risposta, che non tardava mai molto ad arrivare.
Io non credo che il PC e tutti i suoi "derivati", al giorno d'oggi, siano davvero in grado di smorzare questo entusiasmo come banalmente si pensa anzi: il ticchettio frenetico dei tasti sotto i polpastrelli può essere altrettanto romantico se chi scrive prova un' emozione e non resiste alla tentazione di comunicarla il più velocemente possibile a chi sta dall' altra parte di un monitor, a me è capitato di scrivere sorridendo ma anche piangendo di gioia o di rabbia, non sono stati d'animo questi? Non è importante il mezzo che si sceglie di usare quanto il coraggio di esprimersi, semplicemente, spontaneamente, senza paura delle conseguenze, essendo sempre e comunque sé stessi. Ciò che conta è comunicare non rimandare: non posare la penna né spegnere il PC.
(Ad Alice e Marica un "in bocca al lupo" per la loro maturità !)
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