16 agosto, 2008

Banalmente tua...

Sono e mi piace definirmi una persona "banale": io festeggio tutte le occasioni più o meno importanti, faccio i regali ai compleanni, cerco di non dimenticare gli anniversari, mi "scappano" persino gli auguri per gli onomastici, l' 8 dicembre addobbo l' albero di Natale, a Pasqua rompo l' uovo di cioccolato con un pugno, sperando di trovarci dentro chissà quale sorpresa e così via. Sarà perchè sono la figlia di un commerciante, lavoro per cui le feste rappresentano anche possibilità di incasso e quindi vanno tutte ricordate, o sarà semplicemente perchè ritengo ancora importanti piccole cose e gesti ormai fuori moda, sorpassati, forse persino inutili. Ieri era Ferragosto e visto che il sole non ci abbandona mai (il tempo qui è sempre bello!) ho proposto a Ste un "banale" tour della Costa Azzurra, ha accettato. Prima tappa: pranzetto ad Antibes nella nostra piccola e tranquilla creperie, dove cucinano deliziose galettes di grano saraceno con ottimo formaggio di capra. Alla "Croustille" la parola d' ordine da pronunciare prima di prendere posto è sicuramente "calma", qui infatti non ci si siede per mangiare ingozzandosi in tutta fretta ma per godersi l' aroma inebriante delle spezie come cumino, paprika, zenzero, origano, in bella mostra sui banchetti colorati del mercato vicino, per rilassarsi cercando di non pensare a nulla se non ai piaceri della vita, per chiedersi come sia possibile che i fiori così piccoli della lavanda riescano ad emanare un così intenso e gradevole profumo. Sorseggiando del buon sidro dolce in una scodella di terracotta...Seconda tappa: Nizza, dopo una romantica passeggiata sulla Promenade, un po' di shopping alle Galeries Lafayettes dove, ogni più assurdo ed inutile oggetto multicolore, attira la mia attenzione. Alla fine i miei acquisti si riducono ad un maglioncino per l' autunno e ad un pensierino per Gianna Stravolta, a malincuore rinuncio ad un completino intimo mozzafiato e del mio colore preferito, il famoso "verde bottiglia", decisamente troppo caro. Terza tappa: Mentone. Alle 22.00 siamo seduti in spiaggia, sulla sabbia, il lungomare è affollato ma noi cerchiamo di sentirci romanticamente soli, a farci compagnia la luna piena, chiara, luminosa e, a fianco, una stella che sorride. Il primo fuoco d' artificio ci coglie impreparati ed allora torno davvero bambina quando sentivo, come sento ora, quel fragore rimbombare nel cuore oltre che nelle orecchie e forse riesco persino a descrivere un attimo: l' incertezza nell' attesa, l' emozione ed il sussulto durante lo scoppio, la nostalgia e malinconia per la caduta in mare dell' ultima scintilla ancora luminosa. Uno spettacolo banale ma bello da togliere il fiato. Luci, colori e baci mentre la luna silenziosa sta a guardare. Una volta a casa hai esclamato "E' stata una bellissima giornata!" ed io mi sono addormentata felice.

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