Illusione
Di
Essere
Ascoltati
Mi dilettavo con gli acrostici già da piccola, utilizzando questo simpatico componimento per le mie dediche sui diari delle compagne di banco o per scrivere qualcosa di originale sui biglietti di auguri. Non sempre riuscivo però a trovare una corrispondenza sensata per ciascuna lettera ma il divertimento stava anche in quello. Ciao: Con Infinito Amore O... Mmm... Ohibò ?!
Di
Essere
Ascoltati
Mi dilettavo con gli acrostici già da piccola, utilizzando questo simpatico componimento per le mie dediche sui diari delle compagne di banco o per scrivere qualcosa di originale sui biglietti di auguri. Non sempre riuscivo però a trovare una corrispondenza sensata per ciascuna lettera ma il divertimento stava anche in quello. Ciao: Con Infinito Amore O... Mmm... Ohibò ?!
Baci: Bisbigli Al Cuore Innamorato e così via, sicura all' inizio, sempre un po' incerta sul finale.
Ritorno bambina cimentandomi con l' acrostico della parola "idea" (come mi piace ultimamente questa parola, forse ancor più di "Baci") ed il primo che "scende" dai miei polpastrelli agitati è proprio: Illusione Di Essere Ascoltati.
La settimana scorsa Torino ha nuovamente ospitato il Salone del libro e quest' anno, per quanto mi riguarda, nessuna polemica in proposito, anzi. Non appena, qualche settimana prima dell' inzio, sono apparsi lungo il corso davanti a casa ed un po' ovunque, i manifesti dell' iniziativa, mi ci sono avvicinata incredula ed ho esclamato "Ottima idea!". Una sana e piuttosto geniale corrispondenza tra titolo "La memoria, svelata" e l' immagine scelta, un albero dalla chioma-radice e radice-chioma. Chi, come me, ha voluto cogliere anche un messaggio ecologista legato ad un consumo inutile e sproporzionato di carta per la produzione di non poi così importanti manoscritti a discapito di intere foreste, l'ha colto: la memoria di un libro è ancor oggi, ahimè, un albero. Filosofeggiando si potevano trovare ulteriori romantiche sfumature: le origini infondo sono radici, ciò che vediamo di bello oggi (la chioma) ha un passato che va raccontato (le radici), rivelando il profondo si comprende meglio la superficie, insomma mi ci sono fermata davvero un bel po' davanti al manifesto sotto gli occhi incuriositi e perplessi di alcuni passanti.
Alla fine quest' idea è stata premiata visto il successo di visitatori di cui tanto si è parlato. Io, nel mio piccolo, lavoro permettendo, ho seguito virtualmente: le gesta di Chiara Campione, attivista di Greenpeace e dell' orango di turno, l' incubo peggiore della Feltrinelli, Mondadori & C. che alla fine, noi ambientalisti ci vogliamo credere, pare abbiano ceduto alla proposta di valutare un' alternativa più ecologica per la stampa dei loro prodotti; ho ricordato i miei trascorsi scolastici riascoltando la spiegazione di come nasce e muore una stella della Prof.ssa Hack, ho apprezzato la volontà di chi crede fermamente in un possibile "cambiamento" per non sfogliare più ma voltare pagina con un click, anche se magari non mosso dalla causa ambientalista; insomma ho ritagliato l' evento a mia immagine e somiglianza ricercando solo ciò che maggiormente attirava la mia attenzione e soddisfava il mio interesse (atteggiamento questo che ultimamente applico per la maggior parte delle cose che mi riguardano: colgo l' essenza :-). E mentre realmente si svolgeva il Salone del libro, virtulamente nasceva e cresceva una polemica intorno ad un' altra buona idea. Il 26 marzo c.a. un ragazzo di 22 anni proponeva sul web di aderire ad una sua personalissima iniziativa frutto della famosa Illusione Di Essere Ascoltati: "Regalate un libro ad uno sconosciuto". Un libro a cui siete affezionati, un libro che ha segnato un periodo importante della vostra vita, un libro che difficilmente dimenticherete, insomma uscite di casa con "il libro" in borsa, magari lasciando un augurio di buona lettura dietro la copertina e regalatelo, mettete da parte la timidezza e la diffidenza e regalatelo, fate girare la cultura. Inutile dilungarmi su quanto mi sia piaciuta l' Illusione di Alberto Schiariti e dell' entusiasmo con cui ho partecipato. A distanza di soli due mesi: "Se mi vuoi bene il 23 maggio regalami un libro". Pubblicità: l' anima del successo? Impossibile non aver sentito almeno una volta per radio il messaggio di, credo Saviano, che parla di fruscio di pagine ed altre melensaggini per invogliarci a regalare un altro libro, ma mi domando: solo a chi si vuole bene? E' questa la differenza rispetto all' idea del 26 marzo avuta dal giovane sconosciuto? Pare che Alberto Schiariti abbia scritto alla Aie, sostenuto un colloquio per difendere i suoi "diritti di autore" e via discorrendo, fatto sta che una semplice, genuina, sostenutissima iniziativa è diventata pietra di scandalo, argomento di un accesissimo contendere, motivo di scontro tra i sostenitrori dell' uno e dell' altro. Ho scritto ad Alberto: "Le belle idee sono destinate ad essere copiate da chi non ne ha". Magari questo mio incoraggiamento è passato del tutto inosservato, magari non ha sedato affatto la rabbia di un giovane deluso dai media ma alla fine è esattamente quello che è accaduto.
So che è più facile da dirsi che da mettersi in pratica ma se fossi in lui sarei lusingato di avere ancora così tanti sostenitori (243.227 solo su Facebook) e di aver creduto in un gesto che ultimamente non è più molto di moda: il regalo disinteressato, il "prendi è tuo".
Non sempre ciò che è accompagnato dalla pubblicità di personaggi famosi ha successo, non sempre un importante scrittore di fama riesce a farsi ascoltare più di un ragazzo di 22 anni ed ecco allora che l' Illusione può improvvisamente, con coraggio, diventare:
Intenzione
Di
Essere
Apprezzati.
Mi ritrovo pertanto ad apprezzare, sostenere, credere in idee non in persone, finalmente riesco ad isolare il contenuto dalla sua forma e questa per me è oggi una grande vittoria, cancello il pregiudizio legato ad una memoria ormai storica e vedo con occhi nuovi coloro che non erano più degni della mia, seppur di scarso valore, stima.
La chioma si svela verdeggiante e profumata e le radici riaffondano in un terreno ancor più fertile.
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