29 settembre, 2008

Il sentiero di mattoni gialli

Non ho scarpette rosse ma stivali verdi, non mi faccio più i codini dalla quinta elementare e non conosco il Mago di Oz ma nonostante questo, oggi, mi sono incamminata lungo il mio sentiero di mattoni gialli. Dove porta? Ma è ovvio alla Città di Smeraldo, verde come la speranza che nutro nelle persone che valgono, come le foglie dove scorre la "clorophilla", verde come l' erba del mio giardino che curo ogni giorno evitando che secchi. Anch' io come Dorothy sono in buona compagnia: un cane, uno spaventapasseri apparentemente in cerca di un cervello, un leone non poi così coraggioso e un boscaiolo di latta alla ricerca di un cuore. Tutti uniti chiediamo udienza al Mago di Oz affinchè esaudisca i nostri semplici ma originali desideri. Lungo il cammino tante le insidie ed i pericoli ma ciò che conta è crederci. Post pressochè incomprensibile ma curioso e stimolante da scrivere. Abbiamo tutti i giorni la possibilità di scegliere, liberamente, da quando ci svegliamo a quando ci addormentiamo: cosa indossare per uscire, dove e con chi pranzare, percorrere un sentiero di mattoni gialli o la solita e noiosa strada asfaltata dove ci ritroveremo imbottigliati nel traffico. Scegliere! Io stamattina ho scelto dinuovo il mio sentiero, ho scelto di ricordare i ricordi, di ridere piuttosto che di piangere di rabbia, di accettare quello che provo. Ho scelto di arrendermi alla casualità e di gioire dell' "inaspettato", ho scelto lo stupore, ho scelto di non negare a nessuno un abbraccio nè un sorriso, ho scelto di accogliere un rifiuto e anche un' altra critica, di non essere "speciale" ma soltanto "una qualunque". Non mi sono persa, non sono stata trasportata da un ciclone nel mondo dei Munchkin nè voglio ad ogni costo apparire "originale e un po' matta" ho soltanto capito che nella vita niente capita per caso, a tutto c'è una spiegazione e se le cose fino ad ora non sono sempre andate tutte così bene non è soltanto perchè l' anno è bisestile. Abbiamo tutti uno straordinario potere decisionale bisogna solo sfruttarlo al meglio, ognuno di noi ribadisco può scegliere e nessun' altro potrà mai giudicare se la scelta fatta è giusta o sbagliata.

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