23 settembre, 2008

L' importanza di chiamarsi Rossi

Polemizzo su una notizia appresa pocanzi: in caso di piena concordia da parte dei genitori la Cassazione autorizza l' attribuzione del cognome materno ai figli legittimi. Ma che importanza ha? Tranquillizzo subito il mio giovane marito, in caso di prole non ci si porrà nemmeno per un attimo questo genere di dubbio e penso sinceramente che la Cassazione dovrebbe occuparsi di problemi decisamente più seri ed importanti di un cognome che non è altro che un' altra etichetta. Pare sia per questioni di discriminazioni sessiste, un altro "contentino" per quelle donne che per sentirsi importanti, gratificate, emancipate ed alla pari hanno bisogno anche di questo "il pupo lo faccio io e il cognome glielo do io!" ma che assurdità. Non sono femminista, non lo sono mai stata e per una volta ancora mi pongo dalla parte dei padri, di quei padri che forse sull' argomento neanche riescono a dire la loro "Si cara va bene, il tuo cognome è bellisssssiiiiimoooo" e in cuor loro pensano "ma infondo anche il mio lo è" quindi, se vogliamo, la Cassazione non ha fatto altro che generare un nuovo motivo di dibattito, scelta tra moglie e marito e confusione. Il concetto di famiglia si sta a poco a poco disperdendo grazie anche a queste assurde novità. Sarò banale, patetica, sentimentale e noiosa ma credo che per un genitore l' importante prima di tutto sia la salute del proprio figlio e per un padre, o un nonno, motivo d' orgoglio in più anche il "tenero" desiderio di tramandare, com' è stato da sempre, il cognome paterno. Donne le soddisfazioni nella vita sono altre, i modi per dimostrarsi alla pari sono altri, credo che sia già una bella soddisfazione, rispetto ad un uomo, quella di riuscire a crescere nel proprio corpo una nuova vita, qualunque nome o cognome questa porterà.

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