Non so esattamente cosa vorrei scrivere in questo momento, a quest'ora (per intenderci quella famosa "non ora") e forse non dovrei neanche farlo. Quello che so è che è da un po' di giorni che mi racconto, strada facendo, l' inizio di un romanzo rosa scritto in modo obsoleto, melenso, ben poco intenso, dalla trama sdolcinata e davvero di scarso spessore. Una vera "schifezza" letteraria e, volendo fare un semplice paragone, Harmony in confronto è "La Divina Commedia". Mi sono immaginata persino chi l' avrebbe letto e commentato con una sola e semplice esclamazione "Che porcheria!". Ho pensato, intervallando il racconto a momenti di lucidità, che le parole ed i pensieri non dovrebbero essere sprecati in questo modo, insomma, anche prima di parlare tra me e me, dovrei pormi la fatidica domanda: "Ha un interesse utile e tangibile cosa sto per pensare e dire? No? E allora, meglio non pensare a nulla". Hi, hi, hi, bizzarro, tipico esempio del mio vizio di sproloquiare anche senza un interlocutore, non è affatto questo quello che avevo in mente...Ma, come è mio solito fare, prendendo in giro me stessa quando faccio la seria, adesso, in questo preciso istante, anzichè far scivolare le dita sulla tastiera, uscirei sul balcone e guardando un non-punto, fissando un non-orizzonte, esclamerei soltanto "Uao" che, di per sè, davvero, non significa nulla. Per mille ed una sola ragione, per un sorriso ora rivolto a qualcun altro ma pur sempre molto carismatico, per un non-ricordo, per una non-amicizia, per un' assoluta non-nostalgia, per qualcosa che non si vede e non si sente, non la si può immaginare ed ho persino paura a pensare "c'è"...e piango. In lontananza.
1 commento:
In lontananza c'è sempre qualcosa .. o qualcuno .. che risponderà ai ns pensieri ..
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