28 agosto, 2008
Il mio canto libero
Bruci davvero la città (come canticchiava l' anno scorso I.Grandi) piuttosto che la foresta, abbia fine l' umanità e sopravviva la natura selvaggia ed incontaminata. Abbiamo avuto la nostra occasione ma ora basta, è venuto il momento di rendere ciò che ci è solo stato affidato e di cui non abbiamo saputo fare buon uso. Se gli alberi urleranno vendetta che vedetta sia! Si estingua l' uomo e si moltiplichino panda, orsi bianchi e gazzelle (le new-entry nelle liste delle specie in via d' estinzione), abbandoni questo pianeta perchè assolutamente non in grado di gestirlo. Adamo si riprenda la sua costola da un' Eva (porca) attratta dal serpente! Inutile preoccuparsi di accumulare per un futuro che non stiamo facendo nulla per garantirci. Assolutamente pessimista mi guardo intorno e mi accorgo che davvero è come parlare a chi non riesce più a sentire. Senza voce ma ben presto anche senza parole!
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2 commenti:
ci ho pensato talmente tante di quelle volte, sono arrivata a dire cose cattive sull'uomo, ho persino pensato che in realtà l'uomo fosse una specie di virus incurabile che attanaglia la terra, arriviamo in un posto lo colonizziamo succhiamo via tutte le sue risorse e poi lo abbandoniamo per distruggerne un'altro... come un virus appunto... mi farei volentieri da parte perchè la terra torni ad essere il giardino dell'Eden che stiamo distruggendo minuto dopo minuto!!
E allora siamo in due...se ce ne daranno l'opportunità ci metteremo da parte.
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