29 agosto, 2008

L' attrattiva del mistero

"Mistero e Sapere: noi ondeggiamo tra questi due poli. I frutti dell' albero della Scienza possono darci un refrigerio passeggero, non estinguono mai la nostra sete; il Giardino del Mistero serba per noi sempre la stessa magica attrattiva. E' un giardino vietato, dove l' infanzia non vede che una speranza di nuove raccolte , ma il suo segreto che arretra incessantemente, diventa uno degli incanti della nostra età matura. Bisogna aver vissuto, forse aver sofferto anche, per gustare la sensazione deliziosa, divina, di sapere che esistono cose che non sapremo mai. Tutti noi abbiamo il nostro albero della cicala, ma i saggi lo lasciano cantare!". Forse è soprattutto insito nelle persone di scienza: in quelle che lo so, lo sono state o si illudono di esserlo, la ricerca, il sapere, lo scoprire a qualunque costo, il voler dare una risposta razionale ed immediata a qualsiasi domanda, l' insistere per arrivare ad una conclusione, il rendere l' ipotesi teoria. Delusione: a volte non è possibile. Sarà che non sono più una praticante "persona di scienza", sarà che il passar del tempo porta spesso alla rassegnazione, garantisco ci sono domande che restano miseramente senza una risposta. Le soluzioni parrebbero solo due: o affannarsi a chiedere, insistere, ondeggiare tra gli interrogativi oppure cedere tristemente al non sapere, al mistero, alla disperazione del rimanere nell' ignoranza. Ma non è tutto, ci si può inventare un' alternativa: trovare nel "non saputo" qualcosa di bello e straordinario in modo da renderlo affascinante esattamente per quello che è. Il pensiero stasera è un po' confuso e demoralizzato e forse non riuscirò a spiegarmi come vorrei ma ci proverò: a volte non è piacevole sapere anzi meglio non sapere ed immaginare che quello che non si è scoperto fino ad ora nasconda una meravigliosa verità, lasciare i "perchè" ai bambini desiderosi di conoscere tutto e rinunciare. E poi non è data all' essere umano la conoscenza assoluta, ci sarà sempre qualcosa in Natura pronta a stupire, meravigliare e a restare inspiegabile e se, stentavo anch'io ad accettare questa realtà, adesso, ancora in balia della mia scarsa lucidità, accetto anche quello a cui non so dare una spiegazione logica, non solo lo accetto ma riesco persino a trovarlo meraviglioso. Perchè? Proprio non lo so e forse non lo voglio sapere, sola, incosciente, ignorante, ci penso, sorrido e mi sento comunque straordinariamente "viva".

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