24 agosto, 2008

Un dinosauro per amico?

Per rendere più immediato il rientro alla "normalità" e riprendere, da subito, contatto con il genere Homo civis taurinensis, sono andata alle Gru a fare la spesa: non se ne poteva proprio fare a meno anche perchè il frigorifero piangeva sentendosi solo. La confusione alle Gru non va mai in vacanza! Prima di cimentarmi nel vero e proprio rifornimento ho fatto il solito giretto per negozi...Ma cosa attira tanto l' attenzione all' ingresso della Fnac? Perchè la "guardia" è più attenta del solito? Mi avvicino curiosa, tanto ci sarei entrata comunque per dare un' occhiatina ai notebook. In un recinto di cartone due lucertoloni verdi con grandi occhioni azzurri, in un angolo una ciotola di plastica sempre verde con dentro una foglia...mah...sono stata via solo 15 giorni e siamo tornati al Triassico? Insomma cosa sono, chi li ha inventati, a cosa servono? Mi guardo attorno e noto finalmente una pila di scatoloni con su scritto "Pleo" Euro 299,00. L' articolo di un quotidiano, ritagliato ed esposto, recita: "E' arrivato il dinosauro che prova emozioni umane: è in grado di muoversi autonomamente, emettere suoni, interagire con l' ambiente circostante, ha una personalità e tre stadi di crescita, è sensibile alla luce, avverte gli ostacoli e li evita, si può accarezzare la sua pelle in silicone". Praticamente ti si affeziona, lo coccoli, lo sfami (con una foglia di plastica???) e poi quando ti stufi lo butti o semplicemente gli togli le batterie e lo riponi nel suo scatolone. Un ragazzo sulla ventina, che mi si avvicina, lo guarda e sussurra "se quando ti stufi lo butti, almeno è finto e non soffre". Già, parole sante, ma mi domando: come si può aiutare lo sviluppo di una nuova generazione, sperando magari che sia migliore della nostra, proponendole di affezonarsi ad un dinosauro in plastica e circuiti elettrici piuttosto che ad un cucciolo che emozioni ed affetto li prova realmente? Ma ecco sopraggiungere un altro interrogativo senza risposta: non è che realtà ed immaginazione sono ormai la stessa cosa? E poi: canili pieni, scaffali di Pleo vuoti? Arriveremo a questo? Forse stiamo esagerando: riusciamo a creare cuccioli di dinosauri sofisticatissimi e non ancora a curare certe malattie, ad impedire che ci sia gente che muore di sete e quant'altro. L'aspetto positivo, per quanto mi riguarda, potrebbe essere quello di vedere abbandonati in autostrada solo i Pleo anzichè cani e gatti. E' vero che quando si è bambini ci si riesce ad affezionare ad oggetti inanimati (il mio orsetto Trudi è stato il miglior compagno di giochi) con l' aiuto della fantasia, ma in questo caso la fantasia è un optional perchè non richiesta, nella scatola non c'è perchè non occorre e non perchè ce la si deve mettere da fuori. Sono certa che a Natale andrà a ruba ed allora nessuno forse saprà più costruire avveniristiche astronavi con i Lego oppure inventare fantastiche avventure con il proprio orsetto di peluche.
http://www.pleoworld.com/
http://it.youtube.com/watch?v=94CBFuFgqS0&feature=related

2 commenti:

calendula ha detto...

ecco un 'altra prova della disumanità crescente... abbiamo talmente paura di provare sentimenti che gli diamo una scadenza e delle batterie che si possono ricaricare o meno...grazie per essere passata da me mi dimentico sempre di chiedertelo: posso aggiungerti ai miei link ?

Clorophilla ha detto...

Con vero piacere, io farò lo stesso!