Peccato che oggi non sia domenica ma soltanto giovedì, l' afa insopportabile, io non ancora in spiaggia, la mia bottiglietta di acqua Rocchetta perennemente calda e mi basti sognare la vicina Liguria. Ieri sera, qui in città, si è scatenato un violento temporale con grandinata al seguito ma il risultato è stato un' altra giornata dai quaranta gradi e nessuna "rinfrescatina" sperata. Tutto questo per cercare di dare una spiegazione logica alla mia fantasia illogica che stasera mi invoglia a scrivere: il caldo si sa da alla testa quindi...
Ohibò proprio una notizia da prima pagina quella letta stamattina su "La Stampa": Jovanotti ha copiato, "A te" non è farina del suo sacco, è uno scopiazzone senza speranza...il caldo si sa da alla testa ma forse non solo a me!www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200807articoli/35308girata.asp
Al liceo Jovanotti era il mio idolo, unico, assoluto: io e la mia e fedelissima amica e compagna di banco Paola avevamo i suoi cappellini, magliette, musicassette, adesivi, un vero fans club casalingo. Non ci perdevamo un' apparizione, quando l' hanno mandato a fare il militare ad Albenga volevamo scappare in treno, andare a trovarlo e baciarlo (eh sì, ci saremmo proprio proprio riuscite). Quando poi si è fidanzato con Rosita Celentano, pianti isterici e scenate di gelosia. Nelle sue canzoni di allora solo allegria, il basso di Saturnino e la batteria, testi e voce pressochè inesistenti, tanto rumore anzi "casino". Jovanotti allora, Lorenzo Cherubini oggi: ascolto quelle che sembrano più poesie che canzoni e mi soffermo su versi che avrei voluto scrivere io. Ma questo post non è un' arringa in difesa dell' idolo dell' adolescente che mi tiene prigioniera bensì una critica nei confronti di chi ha deciso l' impaginazione odierna della Stampa affiancando il bel Lorenzo (invecchiando è migliorato anche fisicamente) alla questione Alitalia. www.lastampa.it/edicola/PDF/1.pdf
Ma alla fine se il giro armonico di "A te" l' ha pensato anche uno spagnolo per una sua canzone qual è il problema? Prendete una canzone, toglietegli il sottofondo musicale e semplicemente leggetela, vi comunica qualcosa? Vi fa sorridere, pensare, immaginare, piangere, ricordare...insomma vi regala una sensazione, indipendentemente dagli accordi musicali? "A te" a mio avviso è una bella poesia d' amore e sarebbe bella anche se fosse solo e semplicemente una poesia. Si può procedere con il medesimo esperimento annullando ogni verso e ascoltando solo la base: che emozione il primo accordo con la chitarra classica all' inizio de "L' ultimo bacio" di Carmen Consoli, oppure la batteria incalzante in una vecchia canzone degli U2 della quale non ricordo il titolo, la musica arriva dove le parole di un testo non riescono ad arrivare. Perchè preoccuparsi di una somiglianza se il risultato è comunque un successo? Perchè arrivare a montare una polemica anche su una poesia ascoltando la quale, quest'estate, magari qualcuno si innamorerà? Perchè non la si può semplicemente ascoltare e magari capire? Se poi non piace c'è sempre uno stop a portata di mano, orecchio, cuore. O no? Ma quante ragazze o donne desidererebbero essere almeno per una volta la musa ispiratrice di versi come questo? "A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia, le forze della natura si concentrano in te che sei una roccia sei una pianta sei un uragano sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano... ". Ovviamente una cosa che piace e che in questo momento ha successo deve nascondere qualcosa di losco, come un plagio, giusto per rovinare la poesia, smorzare l' entusiasmo, riportare la fantasia al razionale, fare notizia. Leggete le canzoni come poesie e ascoltatene la musica di sottofondo lasciandovi trasportare, smettetela di cercare qualcosa che non va e beatevi invece per quello che avete trovato e vi fa stare bene.