02 luglio, 2008
Una fetta di tarte tatin
Ormai è il mio ristorantino preferito, ci pranzo spesso: è piccolo, pulito ed accogliente, ideale per mangiare qualcosa di semplice e buono, in pace col mondo. Le tendine ricamate, i tavolini tondi in ferro battuto, le tovaglie a quadretti bianche e verdi e i tovaglioli arrotolati, legati con un pezzetto di corda. Il menù è scritto su una lavagnetta, sulla porta, ma ormai non ci faccio neanche più caso ed entro. Inebriante l'odore del caffè e dei muffins al cioccolato, vorrei che il tempo in questo mio goloso rifugio si fermasse per un po'. Tutto procede con calma, quasi a rallentatore. Vasta scelta anche per noi vegetariani: la torta con le zucchine e la scamorza, i fusilli alle melanzane, le insalate con le verdure dell'orto e per finire, la mia tarte-tatin, il mio dolce preferito che non divoro con ingordigia bensì guardo, annuso, accarezzo con la forchetta, in piccoli pezzi porto alla bocca e trattengo per qualche minuto tra lingua e palato questa delizia così prelibata. E' un'opera d'arte non un semplice dessert: me la servono su un piattino di ceramica ovale, le mele sono sì caramellate ma mai bruciacchiate e la panna liquida sa davvero di latte. Il caffè rigorosamente macchiato caldo conclude il pasto. Quante persone ho immaginato a farmi compagnia: mia mamma per staccare un po' dalla routine quotidiana, l' amica a cui confidare qualcosa di bello ed inaspettato, la collega con cui criticare ridacchiando la moglie del capo e ... Oggi pranzi con me?
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1 commento:
mi farebbe molto piacere ma poi cosa penserebbe tuo marito?
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